The art of balancing

Tutto inziò con un Dublino-Francoforte-Bangkok..uno stop per la Visa e poi direzione Yangon…Welcome to Myanmar the land of gold!

Cosa cerchi davvero quando viaggi? Cosa mi aspettavo scegliendo questa meta?

Volevo capire com’era il mondo di un Paese che sognava di scoprirsi presto libero, e ho scoperto Inle Lake.

Un vastissimo lago situato a più di 900 metri sopra il livello del mare, in mezzo alle montagne che accolgono attualmente più di 30 tribù. Una di queste minoranze è la minoranza intha (letteralmente, figli del lago) parla un dialetto birmanese e viene dal sud del paese. Si tratta di 80mila persone che vivono direttamente sull’acqua.

Alzandoti all’alba e affittando una piccola barchetta di legno, con molta probabilità potrai incrociare i pescatori Birmani e potrai osservare il loro modo peculiare di catturare i pesci. Posizionati su un’estremità della barca remano appoggiando il remo su una gamba e tenendosi in equilibrio sull’altra. Le donne, invece, remano sedute. Nel lago vivono centinaia di diverse  specie di pesci: nove di queste sono endemiche e non si trovano in nessun’altra parte del pianeta.

In mezzo al lago si svolge la più grande attività commerciale della zona,il mercato di Thauggyi (Ywama) un mercato galleggiante itinerante è il più grande e il più tipico.

Si tiene ogni cinque giorni, secondo il calendario buddista, in uno dei diversi villaggi che circondano il lago. È frequentatissimo, gremito, colorato, e ci si trova di tutto: barbiere e ristorante, polli e spezie, pentole, fiori, abiti e tessuti, attrezzi di metallo per lavorare la terra o il legno.

Continuando la gita sul lago ci sono i piccoli laboratori artigianali dei villaggi galleggianti 

 

 

Prendendo la bicicletta e percorrendo le strade che costeggiano il lago é facile imbattersi nelle pagode in cui studiano i piccoli buddhisti.
Le donne non possono entrare ma possiamo osservare da fuori, e questo é ciò che rinchiudo in uno scatto:  

Football does not care about religion 
Attorno al lago, con la bici, è facile inoltre perdersi tra le risaie 

Non bisogna lasciarsi intimorire da percorsi non segnati, non si corre nessun tipo di Pericolo

Io la Birmania non l’ho vista, l’ho sentita..

Un articolo a cura di Simona Sechi